mercoledì 21 febbraio 2018

Pasta calcio e pepe



Il calcio sta a cuore a tutti gli Italiani. Che rotoli in campo o faccia rotolare bambini dai grassi saturi non importa. Il fabbisogno di questo nutriente nella nostra società è talmente critico che lo svezzamento vegetale sembra mettere a rischio la carriera di futuri goleador costretti a lasciare la partita causa crollo ossa. Ebbene sì, la struttura scheletrica con annessa densità del pargolo risultano al primo posto nella classifica delle domande che una mamma vegana riceverà dal momento del concepimento fino allo sfinimento. «Come cresce o crescerà tua figlia?». «Mangiando!», rispondo io. Cecilia – 2 anni compiuti lo scorso ottobre e alta come i suoi compagni di nido di 3 – lo assume facilmente attraverso molti alimenti vegetali che ne sono ricchi: verdure a foglie verde, tofu e tempeh, erbe aromatiche, semi oleosi e frutta secca, legumi, frutta essiccata e disidratata, latte vegetale addizionato, acque calciche. Eliminare i latticini dalla dieta senza pregiudicare i giusti livelli di calcio nel nostro organismo è possibile. Chiedetelo a Mirko Bergamasco, campione di rugby (sottolineo rugby), vegano che con le ossa non ci gioca. E se anche voi avete a cuore non solo gli animali, ma anche femori, denti e il resto del vostro corpicino fatte incetta di questo primo, la mia versione calcica della pasta cacio e pepe romana!

ingredienti
4 etti di bucatini (o spaghetti)
1 cavolfiore
farina di mandorle
lievito alimentare
pepe nero
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

difficoltà
facile

Cuoci per qualche minuto il cavolfiore in acqua bollente e fallo raffreddare dopo averlo schiacciato con una forchetta. In una padella fai rosolare il pepe con un filo d'olio. Nel frattempo fai cuocere al dente la pasta e mantecala in padella insieme al pepe, uno o più di mestoli di acqua di cottura, la farina di mandorle e il cavolfiore. Per renderla ancora più cremosa aggiungi un po' di panna di soia e se così non ti basta taglia a striscioline il mopur affumicato per un gusto ancora più deciso. Buon appetito!

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Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

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