giovedì 26 agosto 2021

Frittata di ceci con patate e cipolla


Siete alla ricerca di un'idea per un pranzo al sacco? Non sottovalutate la bontà del paninazzo alla frittata di ceci con patate e cipolla!

Facile da preparare e da trasportare renderà ancora più piacevoli le vostre gitarelle fuori porta. Noi lo apprezziamo in qualsiasi circostanza soprattutto se accompagnato da una buona birra e da un'ottima compagnia. Di recente, per esempio, ha rinvigorito i nostri passi in alta quota, quelli compiuti sull'Etna, il vulcano che non dorme mai!
Nella foto in alto la frittata appena uscita dal forno, in basso io e il mio casco di banane (capelli corti con crescita casuale ma necessaria), Alessandro e il nostro zaino frigo (bello fuori e pure dentro).

ingredienti
200 gr di farina di ceci
1 cipolla
1 patata grande (300 gr)
olio extravergine d'oliva
600 ml di acqua
sale e pepe
rosmarino

procedimento
In una ciotola ho messo la farina di ceci e poco alla volta ho aggiunto tutta l'acqua mescolando di continuo per evitare la formazione di grumi. Ho aggiunto un bel pizzico di sale, due cucchiai di olio e abbondante rosmarino. Ho poi coperto la ciotola e ho messo a riposare il composto per 30 minuti (se riposa di più ancora meglio).
Nel frattempo ho preso altre 2 ciotole. Nella prima ho condito la patata tagliata a fettine sottili con il sale, il pepe nero e un cucchiaio di olio, nella seconda ho fatto lo stesso con la cipolla.
Ho preso una teglia abbastanza grande (potete usarne anche due più piccole), l'ho oliata aiutandomi con le dita e infine ho versato il composto liquido, le patate e la cipolla distribuendo bene il "ripieno" con una paletta.
Ho preriscaldato il forno e cotto la frittata a 220° C per 30 minuti, poi a 190° C per altri 30-40 minuti.
Potete sostituire le patate e la cipolla con altri ingredienti di stagione, usarla come sfizioso antipasto o come secondo.



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Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

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