giovedì 23 novembre 2017

Polpettone di broccoli

12:41:00

A 39 anni suonati meritavo un forno nuovo, anzi una cucina nuova. Dopo un'intensa attività culinaria il nostro angolo cottura è volato in cielo, nel regno dei fornetti elettrici della Lidl. Per anni ho spignattato con discreto successo verdure saltate in padella, legumi, torte e patate al forno. Ma era oramai giunta l'ora di diventare una persona migliore, una cuoca migliore. Così, con una renziana rottamazione, abbiamo fatto largo al giovane forno: statico, ventilato e con una funzione turbo-grill che riesce a rendere persone migliori pure le crosticine dei miei disastri, senza supporto di slides, infografiche o followers. Il mio giovane forno, nonostante la tenera età, è un Signor Forno e come tutti i signori manterrà le sue promesse, fra tutte, quella di continuare a sfornare pietanze di qualità. La qualità, d'altronde, è un bene immateriale che si cucina a puntino e che supera ogni stagione. Anche quella nera, anzi quella nerissima dei polpettoni carbonizzati dai fornetti elettrici in saldo.

ingredienti
4 patate piccole o 2 grandi
50 gr di couscous
1 broccolo
1 carota
formaggio di soia
1 cucchiaio di farina di mandorle
sale
peperoncino
olio evo
pangrattato

difficoltà
facile

cottura
15 minuti

preparazione
30 minuti


Fate bollire le patate partendo da acqua fredda e una volta cotte schiacciatele. Nel frattempo tagliate a fette sottili il broccolo e saltatelo in padella per 15 minuti con sale, olio e peperoncino. A fine cottura, circa cinque minuti prima, aggiungete la carota grattugiata. Versate 100 ml di acqua bollente sul cous cous e dopo pochi minuti sgranatelo con i rebbi di una forchetta. Nel mixer mettete patate, broccolo, cous cous, la farina di mandorle, il formaggio (due fettine sono sufficienti) e salate quanto basta. Tritate grossolanamente gli ingredienti e spostate il composto sul pangrattato che avrete sparso sulla carta da forno. Con le mani modellate il polpettone e panatelo su tutti i lati. Preriscaldate il forno per 15 minuti e cuocete al massimo fino a quando la crosticina delle persone migliori non si sarà formata. Fate raffreddare, tagliate e mangiate!

martedì 14 novembre 2017

Martedì 14

16:48:00


Martedì 14. Mi sembra una bella data per riprendere in mano il mio blog. Martedì è il secondo giorno della settimana e io, per quelli che non arrivano sempre primi come i lunedì, nutro molto simpatia. Quattordici poi è il mio numero del cuore. Sono nata di quattordici e quattordici erano i figli che da piccola sognavo di partorire da grande. Poi sono diventata grande e ho partorito Cecilia, per gli amici Cecia, che di figli ne vale quattordici. Ma anche di più.
Da bambina facevo quindi sogni adulti, oggi sono più matura e sogno cose piccole. Tipo un foglio. Tipo una penna. Tipo una nota. Tipo una parola. Tipo una carezza. Tipo una bella data per riprendere in mano il mio blog. Così portatile sulle ginocchia, natiche sulla poltrona e coi polpastrelli in stato confusionale vi scrivo questo post. Per dirvi che ancora esisto, che sono una mamma richiedente asilo nido al momento in lista d'attesa, che mi sono messa a disegnare rinoceronti al rosmarino e giraffe dall'anima indaffarata, che indosso una maglietta a pois perché le righe mi ingrassano, che sono la stessa vegana scema di sempre.   

Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

Ultimi post inseriti

Random

"