mercoledì 18 aprile 2018

Il progresso mi conserva

15:33:00



Se è vero che nelle persone buone risiede un po' di male e nelle persone cattive un po' di bene è anche vero che in me abitano una Vanessa progressista e una Vanessa conservatrice. Sono per le famiglie arcobaleno ma custodisco il blues delle mie giornate malinconiche. Sono per la pace fra i popoli ma difendo i conflitti che maturano le persone. Amo il profumo della terra bagnata ma non i territori zuppi di sangue. Proteggo il libero mercato dei rioni ma non il mercanteggiare avido degli speculatori dei mercati. Sono per la circolazione indipendente di pensieri, parole e opere senza omissione di uomini, donne e bambini. Sono per la scienza e per l'umanità sebbene non sia mai una scienza esatta. Sono per la laicità dello Stato e per i laici che tutelano tutte le confessioni. Difendo la lingua italiana ma non rivolgo parola agli "apericena" o agli "impattante". Mescolo i linguaggi senza pregiudizi ma ho paura del pregiudizio che si mescola alla paura. Sono una fanatica dei libri, della carta e del calore del legno, ma tifo per la fredda tecnologia che aiuta a fare o almeno a pensare. La mia visione è antispecista e sì a volte mi fa specie che alcuni senza visione non vogliano togliersi il prosciutto dagli occhi e pure dal panino. Mi divertono le righe e i pois, meno i maculati, gli zebrati e gli individui invertebrati. Sostengo la dignità di ogni lavoro e la dignità di chi non tace. Conservo tutti i pensieri, quelli moderati e quelli rivoluzionari. Quelli che il vento scapiglia e trasforma. Quelli che a volte sono pietre e quelli che sbocciano come rose. Quelli che queste due, la Vanessa progressista e la Vanessa conservatrice, non mettono mai d'accordo.

lunedì 5 marzo 2018

L'ABC delle coscienze

14:00:00

Per anni mi sono occupata di arti visive e ne ho affidato il racconto alla parola scritta. Non ho mai vissuto l'Arte come un bene economico, ma le ho sempre dato un grande, grandissimo, valore. Romantico e passionale per lo più. Di lotta e di confronto/scontro/conforto per lo meno. Perché quando un'opera attraversa la tua epidermide può guarirti o incalzare le tue debolezze, può interrogare i tuoi sensi di colpa, può rispondere a delle urgenze, può esorcizzare le bruttezze del mondo, può anticiparne i tempi o decodificarne degli altri (dentro di te o fuori di te), può spingerti alla riflessione, alla critica, al superamento, al miglioramento o all'annullamento. L'Arte è potente in tutte le sue forme e con tutti i suoi mezzi. Sono Gina Pane, Lucio Dalla, Erri De Luca, Andrea Pazienza, Sorrentino. Sono Caravaggio, i Pearl Jam, Gillo Dorfles, Mozart, Bjork. Sono Alda Merini, Zaha Hadid, Bufalino, Gianni Rodari. Sono Pina Bauch, Frida Khalo, Joseph Beuys, Stanley Kubrick, Charlie Chaplin, gli Afterhours. Sono i fotografi di reportage che ci restituiscono i drammi delle guerre e la bellezza della pace. Sono gli illustratori per i libri d'infanzia e l'infanzia persa dagli illustratori satirici. Sono gli autori dalle penne felici in giornate infelici. Sono i versi sgangherati di poeti ancora più sgangherati. Sono le mani degli scultori, i piedi delle etoile, il sangue dei perfomer. Ma sono anche chi cerca di rendere questo pianeta, un pianeta migliore. Sono gli ambientalisti che lottano contro il cemento e piantano alberi, sono i volontari con l'obbligo personale di umanità, sono gli antispecisti che lottano contro gli allevamenti intensivi e piantano semi. E sono chi crede nel pensiero che diventa azione e nell'azione che genera pensiero. Ognuno col proprio stile, ognuno con la propria cifra, ognuno con la propria sensibilità può condurre alla conoscenza e/o alla costruzione di nuovi orizzonti etici e culturali. Io, nella vita e per questo blog, ho scelto l'ironia per affrontare il negativo e il positivo per raccontare il suo polo opposto. Forse per questo ho amato da subito la “con/figur/azione” dell'Abbecedario degli Animali, un libro che nasce da una ricerca di Dottorato in Sociologia della Comunicazione e Scienze dello Spettacolo di Alessandro Fiori, e che con il contributo prezioso di Safarà Editore e dell'associazione animalista Essere Animali, coniuga perfettamente la potenza evocativa dell'immagine alla verità oggettiva di dati e comportamenti. Un bel progetto editoriale che, dalla A alla Z, accompagna il lettore senza supponenza e giudizio alcuno, all'interno di un alfabeto di pratiche di sofferenza a cui gli animali sono sottoposti. Il linguaggio semplice e diretto delle illustrazioni a sinistra, si riflette nell'essenzialità e nella brevità dei testi a destra: tutto vola basso, pure la palette colore, ma senza scardinare qualità e contenuto. Perché questo ABC non sbraita, non urla il dolore acquisito durante le centinaia di investigazioni e scoperte degli attivisti. Come tutti gli ABC parte dall'inizio, dalla verità sostanziale dei fatti, e ci invita a ricordare quello che a volte dimentichiamo, la nostra coscienza.

Abbecedario degli animali
A cura di Alessandro Fiori
Illustratori (Chiara Blumer, Eugenia Ciamitarro, Giovanni Frasconi, Alessandra Omboni, Nadia Pillon, Davide Bart. Salvemini, Rosita Uricchio) 
Safarà Editore

  

martedì 27 febbraio 2018

Torta all'acqua con cioccolato

10:20:00



I bravi cuochi assaggiano, io vado oltre. Più spietata del Burian, il vento siberiano che ha imbiancato persino er Cupolone, affondo tutta me stessa negli impasti cotti e crudi, nelle salse cotte e crude, nelle creme cotte e crude. Più che una “cuoca” sono una perturbazione gelida che ghiaccia il bon ton quando la tavoletta si scioglie a bagnomaria. E sappiatelo: il dito nella cioccolata appena fusa è una competenza che ho acquisito con anni di esperienza. Oggi posso dire con orgoglio che la mia professionalità mi permette di lavorare con le alte e le basse temperature e di ustionarmi col caldo e il freddo senza imprecare. Solo sullo stile devo migliorare. Ma i corsi di aggiornamento sulle buone maniere non li ho mai frequentati. Per fortuna.

ingredienti
280 gr di farina integrale
270 ml di acqua
100 gr di zucchero di canna integrale
20 gr di cacao amaro
70 gr di cioccolato fondente
60 ml di olio di semi di girasole
1 bustina di lievito

difficoltà
facile

cottura
30 minuti

Mescola tutti gli ingredienti secchi e poi aggiungi quelli liquidi. Aggiungi il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria. Prendi uno stampo per torta, olialo per bene e versa il composto. Cuoci a 180 gradi per 30 minuti circa. A piacere una bella spolverata di zucchero a velo integrale. Un'interessante variante: taglia in senso orizzontale la torta e spalma confettura o crema di nocciole. 

sabato 24 febbraio 2018

I bimbi vegani non sono straordinari

12:38:00

I bimbi vegani non sono straordinari. Fanno cose comuni: mangiano, dormono, ridono, piangono, fanno i capricci, si sorprendono, si spaventano, urlano, sussurrano, giocano, imparano. E, soprattutto, insegnano. Qui, Cecilia, mi stava spiegando "La danza" di Matisse, dopo aver spento la tv perché voleva sfogliare un libro. Mamme e papà che state vagliando l'opportunità di offrire un'alimentazione vegetale e cruelty free ai vostri figli (in arrivo o già nati) sappiate che i vostri figli non saranno un'eccezione, non saranno dei diversi. Per alcuni, sì, la pelle, la religione, la cultura, la sessualità sono delle etichette per dividere gli esseri umani, innalzare muri, creare contrasti. Voi prendetevi per mano, come in questo girotondo, e diffondete rispetto, cura e amore. Solo così si raggiunge lo straordinario. Insieme.

mercoledì 21 febbraio 2018

Pasta calcio e pepe

13:13:00


Il calcio sta a cuore a tutti gli Italiani. Che rotoli in campo o faccia rotolare bambini dai grassi saturi non importa. Il fabbisogno di questo nutriente nella nostra società è talmente critico che lo svezzamento vegetale sembra mettere a rischio la carriera di futuri goleador costretti a lasciare la partita causa crollo ossa. Ebbene sì, la struttura scheletrica con annessa densità del pargolo risultano al primo posto nella classifica delle domande che una mamma vegana riceverà dal momento del concepimento fino allo sfinimento. «Come cresce o crescerà tua figlia?». «Mangiando!», rispondo io. Cecilia – 2 anni compiuti lo scorso ottobre e alta come i suoi compagni di nido di 3 – lo assume facilmente attraverso molti alimenti vegetali che ne sono ricchi: verdure a foglie verde, tofu e tempeh, erbe aromatiche, semi oleosi e frutta secca, legumi, frutta essiccata e disidratata, latte vegetale addizionato, acque calciche. Eliminare i latticini dalla dieta senza pregiudicare i giusti livelli di calcio nel nostro organismo è possibile. Chiedetelo a Mirko Bergamasco, campione di rugby (sottolineo rugby), vegano che con le ossa non ci gioca. E se anche voi avete a cuore non solo gli animali, ma anche femori, denti e il resto del vostro corpicino fatte incetta di questo primo, la mia versione calcica della pasta cacio e pepe romana!

ingredienti
4 etti di bucatini (o spaghetti)
1 cavolfiore
farina di mandorle
lievito alimentare
pepe nero
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

difficoltà
facile

Cuoci per qualche minuto il cavolfiore in acqua bollente e fallo raffreddare dopo averlo schiacciato con una forchetta. In una padella fai rosolare il pepe con un filo d'olio. Nel frattempo fai cuocere al dente la pasta e mantecala in padella insieme al pepe, uno o più di mestoli di acqua di cottura, la farina di mandorle e il cavolfiore. Per renderla ancora più cremosa aggiungi un po' di panna di soia e se così non ti basta taglia a striscioline il mopur affumicato per un gusto ancora più deciso. Buon appetito!

lunedì 19 febbraio 2018

Patate mon amour

12:51:00
Lesse, fritte, al forno, al vapore, grigliate, al cartoccio, gratinate. Le mangerei pure crude se non risultassero indigeste e forse pure tossiche. Che siano a pasta gialla, a pasta bianca, novelle o a buccia rossa non importa perché nella mia personale Top Ten dei cibi preferiti ci sono proprio loro, le P-A-T-A-T-E! Questi vegetali meravigliosi si prestano a tutto e io approfittando della loro versatilità invento mille ricette, naturalmente meravigliose. Oggi ve ne propongo due, facilissime e gustosissime, che potrete preparare velocemente ai vostri figli, ai vostri nipoti, ai vostri genitori, ai vostri compagni, ai vostri amici. E soprattutto a me, vegana golosa.

Patate, broccoli e cipolla rossa

ingredienti
1/5 kg di patate grandi
2 mazzi di broccoli
1 cipolla rossa
pepe nero
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
sottilette vegetali

difficoltà
facile

preparazione
30 minuti

Dopo aver lavato accuratamente le verdure taglia le patate in quarti e la cipolla a fette abbastanza sottili, mentre del broccolo utilizza soprattutto le cimette (il resto conservalo per insaporire zuppe o brodi). Metti il tutto in una pirofila da forno, sala a tuo gusto, aggiungi un filo d'olio e spargi senza se e senza ma le sottilette. Cuoci a 220 gradi per circa 30 minuti.

***

Patate aromatiche

ingredienti
1 kg di patate grandi
2 rametti di rosmarino
2 ciuffetti di salvia
2 rametti di timo
pepe nero
2 manciate di sale grosso
olio extra vergine di oliva q.b.

difficoltà
facile

preparazione
10 minuti

Lava, pela e taglia in quarti le patate dopo averle asciugate con uno strofinaccio. Friggile in olio caldo e appena saranno croccanti elimina l'olio in eccesso disponendole su un foglio assorbente. Nel frattempo aggiungi il sale grosso al trito di erbe aromatiche e mescola il tutto con le dita. Inforna per 10 minuti le patate a 220 gradi dopo averle ricoperte con le erbe. Prima di servirle aggiungi a piacimento il pepe preferibilmente macinato al momento. 


mercoledì 14 febbraio 2018

Come il cielo, come la terra

19:00:00


Cecilia mi ha fatto riscoprire un grande amore, quello per il disegno. Mentre giochiamo spuntano fuori dalla mia Bic animali buffi o sognatori. Come questa cerbiatta protesa verso il cielo, malinconica ed elegante, che in punta di piedi resta in ascolto di un orizzonte a metà, gemello diverso dell'orizzonte che la sostiene. Due parti di un unico pezzo. Due mezzi che si fanno uno. In questo giorno dedicato agli innamorati amiamoci come il cielo e la terra. In questo giorno dedicato all'amore ricordiamoci ogni giorno di essere cielo e terra.

#sanvalentino

giovedì 8 febbraio 2018

Toulouse-Lautrec, Cecilia e le passioni sanguigne

10:02:00
Sono una donna in carriera. Le settimane mi rincorrono e mi ricordano che sì, Cecilia, sta crescendo e che no, non sempre ce la faccio. A volte arranco, a volte urlo, a volte chiudo un occhio per dimenticare mentre l'altro mi ricorda di restare vigile. Sempre un passo indietro, ma mai distante come una chioccia garbata che lascia agire in autonomia la sua piccola biondina in cerca di autodeterminazione. E fra un passo e l'altro misuro le nuove distanze, quelle che intercorrono fra i vecchi traguardi e quelli nuovi, successi comuni, ordinari e naturali raggiunti da altri bimbi nei secoli e nei secoli ma che per te sono unici, speciali, straordinari soltanto perché realizzati dalla tua di bimba: il primo giorno di nido, il “deciucciamento”, le prime frasi con soggetto, predicato verbale e complemento oggetto, la prima febbre che una febbre così non si era mai vista. Con questa nuova grammatica familiare affronto le mie giornate ticchettio: sveglia presto per l'asilo e resta sveglia che stasera lavori! Di carriera come donna e si spera di successo come mamma tento ogni tanto di lavorare sulle mie passioni, l'arte fra tutte, che come la scrittura dà un senso alla vita che a volte un senso non ne ha. Dei libri che leggo e delle mostre che visito ne parlo alla mia piccola biondina. Così ieri le ho raccontato la storia di un giovane bohémienne, piccolo piccolo, un metro e cinquanta di vizi e virtù, un nobile con la bua nelle ossa, Toulouse-Lautrec, che viveva di notte e produceva di giorno opere che hanno raccontato la vita di una città francese, Parigi, che durante la Bella Époque era ancora più lumière, ancora più luminosa e sgargiante e colorata come i vestiti delle ballerine del Moulin Rouge. Ma Henri non era solo festaiolo. Se con il buio le ore diventavano minuscole, di giorno si facevano giganti perché Henri lavorava sodo: stampava, dipingeva, disegnava. Era malato, piccola biondina, ma soprattutto di vita. Quella vita che a volte ti fa correre, altre camminare, altre ancora inciampare. E, se ci impegniamo, perfino rialzare per poi correre di nuovo. Perché gli appuntamenti dell'agenda della vita possono essere complicati ma anche piacevoli. Perché le giornate ticchettio possono ripetersi e farti arrancare, urlare, chiudere gli occhi. Ma se nelle tue vene, scorrerà il sangue blu delle passioni, sarai regina e all'altezza della tua vita. E se qualcosa andrà storto, tu ridi ridi e balla il can can!

Toulouse-Lautrec. La Ville lumière
Catania - Palazzo della Cultura
7 febbraio 2018 - 3 giugno 2018
www.mostratoulouselautrec.com


Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

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