giovedì 23 novembre 2017

Polpettone di broccoli


A 39 anni suonati meritavo un forno nuovo, anzi una cucina nuova. Dopo un'intensa attività culinaria il nostro angolo cottura è volato in cielo, nel regno dei fornetti elettrici della Lidl. Per anni ho spignattato con discreto successo verdure saltate in padella, legumi, torte e patate al forno. Ma era oramai giunta l'ora di diventare una persona migliore, una cuoca migliore. Così, con una renziana rottamazione, abbiamo fatto largo al giovane forno: statico, ventilato e con una funzione turbo-grill che riesce a rendere persone migliori pure le crosticine dei miei disastri, senza supporto di slides, infografiche o followers. Il mio giovane forno, nonostante la tenera età, è un Signor Forno e come tutti i signori manterrà le sue promesse, fra tutte, quella di continuare a sfornare pietanze di qualità. La qualità, d'altronde, è un bene immateriale che si cucina a puntino e che supera ogni stagione. Anche quella nera, anzi quella nerissima dei polpettoni carbonizzati dai fornetti elettrici in saldo.

ingredienti
4 patate piccole o 2 grandi
50 gr di couscous
1 broccolo
1 carota
formaggio di soia
1 cucchiaio di farina di mandorle
sale
peperoncino
olio evo
pangrattato

difficoltà
facile

cottura
15 minuti

preparazione
30 minuti


Fate bollire le patate partendo da acqua fredda e una volta cotte schiacciatele. Nel frattempo tagliate a fette sottili il broccolo e saltatelo in padella per 15 minuti con sale, olio e peperoncino. A fine cottura, circa cinque minuti prima, aggiungete la carota grattugiata. Versate 100 ml di acqua bollente sul cous cous e dopo pochi minuti sgranatelo con i rebbi di una forchetta. Nel mixer mettete patate, broccolo, cous cous, la farina di mandorle, il formaggio (due fettine sono sufficienti) e salate quanto basta. Tritate grossolanamente gli ingredienti e spostate il composto sul pangrattato che avrete sparso sulla carta da forno. Con le mani modellate il polpettone e panatelo su tutti i lati. Preriscaldate il forno per 15 minuti e cuocete al massimo fino a quando la crosticina delle persone migliori non si sarà formata. Fate raffreddare, tagliate e mangiate!

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Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

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