mercoledì 25 maggio 2016

Le infinite geografie del cuore

City Lights (1931). Charlie Chaplin e Virginia Cherrill



Le infinite geografie del cuore mi hanno dirottato a Catania più di 13 anni fa. Di Roma mi manca lo straordinario e pure l'ordinario. Mi mancano i miei fratelli, il mio quartiere, la pizza bianca. Mi manca Trastevere, leggere in metropolitana, le serate all'Alpheus. A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se fossi rimasta. O che donna sarei stata se non fossi partita. Siamo dopotutto il frutto delle scelte che facciamo, delle persone che incrociamo, dei sogni che inseguiamo.

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Un pizzico di me

Ho manie di piccolezza. Mi piacciono i sassi, le foglie, gli origami. Mi piacciono gli occhi che non mentono, le dita che sfogliano, i piedini che calciano. Mi piacciono le parole semplici e gli haiku complessi, le chiavi che aprono ma non serrano, i coriandoli che volano, le frittelle che ingrassano. Mi piacciono le gocce di rugiada e le bolle di sapone. Sì, mi piacciono le piccole, le piccole grandi cose.

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